Mission

“Ognuno, con un po’ di impegno e tanta passione, è in grado di pilotare una vettura da competizione”


Questa è la filosofia della HMRDS, che in primo luogo fornisce le basi per una tecnica di guida migliore, utile anche e soprattutto all’automobilista di tutti i giorni. Uno dei punti cardine dell’insegnamento di Henry e di Massimo Torre è la personalizzazione della didattica. Ogni allievo necessita di un programma dedicato e studiato ad hoc, per potergli permettere di trarre il massimo da un corso per piloti, che sia di primo o secondo livello. Le lezioni sono orientate in maniera massiccia alla pratica, che dà la possibilità agli allievi di percorrere una buona mole di chilometri in auto. Si inizia con una breve discussione teorica e con la scoperta del tracciato a bordo di una vettura stradale, sulla quale vengono studiate le prime nozioni della “doppietta”, del “tacco-punta”, della frenata e delle traiettorie ideali. Ogni sessione in pista, che prevede cinque o dieci giri a seconda dei casi, è intervallata da lezioni teoriche e dall’analisi della telemetria, che alla fine (non è così semplice interpretarla da subito…) riesce a convincere il pilota degli errori commessi, fornendo gli strumenti per migliorarsi.


Le vetture utilizzate sono le Formula Ford 1.6 e 1.8, dotate di cambio manuale ad innesti frontali, che richiede una certa pratica per essere sfruttato nel migliore dei modi. L’elettronica ha ormai invaso il mondo delle corse e tutti, giovani in primis, pensano che in pista si cambi utilizzando solo ed esclusivamente le farfalle poste dietro al volante, dimenticandosi di frizione e… acceleratore! Sulle moderne monoposto è così, ma la HMRDS all’inizio dei corsi utilizza le datate F. Ford per insegnare ad utilizzare in modo corretto il cambio, facendo sforzare gli allievi ad apprendere la tecnica della doppietta, che al primo impatto può risultare difficile, ma che è formativa e molto… affascinante! “Se sai guidare una vecchia Formula Ford e sai usare bene il cambio, allora puoi guidare tutto”, afferma di continuo Henry durante i corsi, nei quali è sempre vigile ed attento in ogni punto del tracciato, armato di taccuino e tanta pazienza. Progressivamente, una volta apprese tutte le tecniche di guida, si passa alle Mirage 012, monoposto di ultima generazione. Telaio in carbonio, cambio sequenziale e appendici aerodinamiche destano la curiosità di tutti, ma non credete che diventi di colpo tutto più facile: il testacoda è sempre dietro l’angolo!